Centro Napoletano di Psicoanalisi

Centro Napoletano di Psicoanalisi

In limine

a cura di Maria Luisa Califano e Roberto Serino (CLEAN, 2021)

Architettura e Psicoanalisi, al di là delle evidenti differenze, riconoscono un legame già dagli inizi
dell’Ottocento, comprovato dal fatto che il concetto freudiano di "perturbante", come metafora di uno
stato di labilità nel vissuto tra persone oggetti e spazi, sia sempre più parte anche degli strumenti
linguistici del progettista e in particolare nella fase ideativa del lavoro. In modo più o meno consapevole
è un dato di fatto come molte espressioni dell'architettura contemporanea, senza necessariamente
riferirsi al manierismo tecnologico imperante, riflettano questo stato di spaesamento e di difficoltà di
relazioni. Difficoltà di sentirsi a casa ma anche necessità di ridefinire i propri confini armonici. Il testo,
raccogliendo i contributi di 8 architetti e 8 psicoanalisti, tenta una forma di dialogo a distanza e sulla
traccia metaforica del limite, considerato non come barriera ma come luogo dell'attraversamento, tenta
di sollecitare punti di riflessione, linee di ricerca, piani di consapevolezza. Nel confronto emerge come
l'interesse comune si manifesti attraverso la narrazione in un transito emozionale tra segnali sparsi di
progetti accettati come futuro ma affondati nel passato. Con scritti di Antonio Angelillo, Andrea Califano,

Vito Cappiello, Marta Capuano, Paolo Cotrufo, Virginia De Micco, Paola Galante, Sara Marini, Vincenzo
Maria Mattanò, Enrico Pinna, Marco Sarno, Cosimo Schinaia, Sarantis Thanopulos, Sisto Vecchio.